
A me mi piacerebbe andare al carnevale di Venezia. Credo che queste è diverso degli altri tre prima per il clima, qui siamo in inverno, e poi per il lavoro artigianale, tradizionale e inconfondibile delle maschere. Penso che è una festa affascinante, unica e un po' misteriosa perché le gente si trasforma lasciando via la sua indentità.
Il carnevale veneziano ha origini molto antiche, la prima testimonianza del carnevale risale ad un documento del Doge del 1094 in cui la parola viene citata per la prima volta.
I giorni più importanti sono il Giovedì grasso e il Martedì grasso.

La tradizione voleva che in queste giornate venissero consumati tutti i cibi più prelibati rimasti in casa, che durante la quaresima non potevano essere mangiati: carne, pesce, uova e latticini. E proprio per il fatto che si consumavano cibi grassi. Martedì grasso era l'ultimo giorno in cui si potevano gustare i tipici dolci di carnevale tra cui le chiacchiere, conosciute a Venezia come galàni.
2 commenti:
Direi che in Toscana le chiacchere venivano chiamati "cenci". Roba fritta, buonissime se fritte bene, nel buon olio d'oliva toscano!
Anche a me mi piacerebbe andare al carnavale di Venecia.
Molto bello il tuo blog...
Ci vediamo
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